Accorgersi di un sintomo che faccia sospettare una patologia che riguarda l'apparato intestinale oppure la zona anale, è sempre motivo di preoccupazione. Premesso che l'unico a poter fare una diagnosi specifica e completa è un medico durante una visita specialistica, vediamo la differenza fra emorroidi e fibroma pendulo, due disturbi diversi fra loro ma che, in alcuni casi, possono dare sintomi simili.
Le emorroidi sono cuscinetti vascolari che si trovano fisiologicamente (cioè è normale averli, non sono di per sé una patologia) nel canale anale. Il fibroma pendulo, conosciuto come porro, è un'escrescenza cutanea peduncolata, che può formari in qualsiasi parte del corpo, compresa la zona del perineo, l'area perianale e il solco intergluteo. Esistono differenze sostanziali fra fibromi ed emorroidi: andiamo quindi ad elencare caratteristiche e sintomi di entrambe le patologie.
Cosa sono le emorroidi?
Le emorroidi sono strutture spugnose, ricche di vasi sanguigni e capillari, presenti nella parte bassa del retto e nella zona anale. La loro funzione è quella di contenimento, contribuendo a mantenere chiuso l'orifizio anale e controllare l'evacuazione. Quando si infiammano, però, tendono a protendersi, gonfiarsi e diventare dolenti, specialmente nel momento in cui si defeca. Le emorroidi sono abbastanza comuni e nella maggior parte dei casi non portano a complicazioni gravi. Oggi possiamo contare su trattamenti innovativi, come la crioterapia selettiva, per risolvere il problema in maniera semplice e definitiva.
Le emorroidi si suddividono in diversi gradi, in base al livello di gravità. Finché rimangono interne, sono in genere asintomatiche, e l'unico sintomo può essere dato da tracce di sangue che macchiano la carta igienica dopo essere stati in bagno. Man mano che si sviluppano verso l'esterno dell'ano comportano dolore, prurito e sanguinamento anche intenso. È consigliabile rivolgersi a un medico proctologo specialista per valutare i sintomi e trovare il trattamento più indicato per ogni specifico caso.
Differenza fra emorroidi e fibroma pendulo
Il fibroma pendulo viene così definito poiché si tratta di un’escrescenza cutanea che si presenta non soltanto in prossimità della parte esterna dell’ano, ma anche su altre zone corporee come, ad esempio, ascelle, collo, torace e palpebre superiori. Il fibroma viene tra l’altro definito pendulo proprio per la sua forma allungata e la presenza di un peduncolo che lo congiunge alla cute, rendendolo mobile al tatto.
I fibromi penduli sono forme, nella stragrande maggioranza dei casi, di carattere benigno e che, solo in casi molto rari, possono evolversi in modo maligno. La loro presenza di solito passa inosservata; se, però, vengono sfregati o sollecitati, possono infiammarsi o infettarsi. In questo caso diventano gonfi, dolenti e arrossati. È proprio in tale eventualità che vengono scambiati per emorroidi.
È sempre opportuno farsi visitare da uno specialista quando ci accorgiamo della presenza di un'escrescenza o proviamo dolore o fastidio. Il medico effettuerà una diagnosi e deciderà, in accordo con il paziente, se procedere alla rimozione del fibroma, anche per scongiurare il pericolo che con il passar del tempo possa svilupparsi in una neoplasia.
Oggi i progressi tecnologici consentono di trattare sia le emorroidi che i fibromi penduli con tecniche non invasive. Il vantaggio di questi interventi è l'elevata tollerabilità, in quanto non richiedono punti di sutura, non comportano sanguinamento e non danno origine a particolari complicazioni. Il paziente potrà riprendere fin da subito le normali attività quotidiane.