La comparsa di emorroidi non è assolutamente da trascurare: con il passare del tempo, infatti, possono creare diverse problematiche ed è indispensabile tenerle sotto controllo. Una delle conseguenze delle emorroidi è la trombosi emorroidaria, un disturbo doloroso che provoca sempre un certo timore nei pazienti, soprattutto appena lo sentono nominare.
Nelle prossime righe analizzeremo più nel dettaglio la trombosi emorroidaria e cercheremo di capirne le cause, i sintomi e le modalità di cura e trattamento.
Cos'è una trombosi emorroidaria
Il canale anale è rivestito di vasi sanguigni, capaci di dilatarsi o gonfiarsi, provocando così le emorroidi. I rigonfiamenti dovuti alle emorroidi infiammate possono trovarsi all'interno del canale anale, oppure comparire nella parte esterna dell'ano.
Da un punto di vista medico si parla di emorroidi trombizzate quando un'emorroide esterna o interna viene a riempirsi di coaguli di sangue. Tecnicamente il termine trombosi identifica, infatti, la formazione di un coagulo di sangue. La trombosi emorroidaria provoca gonfiori nell'area interessata e, soprattutto, dolori rilevanti. Sebbene sia una problematica molto fastidiosa e dolorosa non bisogna spaventarsi, anche se è necessario intervenire con prontezza.
Quali sono i sintomi della trombosi emorroidaria
Oltre alla presenta di un dolore costante nell'area interessata le emorroidi trombizzate presentano anche altri sintomi. Vediamo quelli principali per avere un quadro più dettagliato:
- Prurito: uno dei sintomi più evidenti della presenza di una trombosi emorroidaria è il prurito intorno all'ano. Tale fastidio non è troppo invadente, ma è un chiaro messaggio di una problematica in essere;
- Sanguinamento: altro elemento che si presenta costantemente quando si hanno emorroidi trombizzate è il sanguinamento. Non è difficile osservare presenza di sangue dopo la defecazione, dovuto principalmente allo sfregamento sulle pareti dell'ano;
- Gonfiore: quando si è in presenza di un nodulo intorno all'ano o di un gonfiore persistente, potremmo essere di fronte a una o più emorroidi trombizzate;
- Febbre: nel caso in cui, oltre al dolore e al gonfiore, si presentasse anche la febbre con molta probabilità si è in una condizione di infezione. In questo caso è opportuno rivolgersi a uno specialista per identificare nello specifico il problema e risolverlo.
Le cause delle trombosi emorroidarie
Non esiste una causa univoca che provochi la formazione di trombosi emorroidarie. In genere, si tratta di una concomitanza di uno o più fattori scatenanti che, combinandosi, danno origine al disturbo. Tra i più comuni, oltre alla predisposizione personale e a una certa familiarità, troviamo: disfunzioni intestinali, sedentarietà, sforzi fisici eccessivi, gravidanza, abuso di nicotina e alcol e un'alimentazione squilibrata.
Ci sono pericoli per la salute?
Tutti i pazienti si domandano, con non poco timore, se la trombosi emorroidaria sia pericolosa. Da un punto di vista medico questa problematica non è rischiosa in sé, ma deve essere monitorata nel migliore dei modi.
Il dolore e il sanguinamento rettale non devono essere trascurati. Sebbene possano scomparire da soli dopo qualche settimana a causa di un riassorbimento naturale del coagulo, non si esclude la possibilità di un intervento chirurgico per risolvere il problema.
La cura per le emorroidi trombizzate
Come ti abbiamo evidenziato nel paragrafo precedente, il coagulo causa della trombosi emorroidaria può assorbirsi da solo, ma è indispensabile seguire alcuni comportamenti corretti e non esitare a contattare il medico per qualsiasi necessità.
Fra le cose più importanti, ricordiamo di non trascurare la stitichezza. Un corretto transito intestinale è alla base di una buona salute di tutto il sistema digerente. Per trattare il dolore esistono farmaci specifici. Fra i rimedi naturali, i bagni con acqua tiepida sono fra i più efficaci.
Nei casi più dolorosi, il proctologo stabilirà il piano di intervento più risolutivo e tempestivo possibile. Ovviamente, ogni caso è a sé e va trattato nella sua unicità e secondo una completa anamnesi del paziente.
Trombosi emorroidaria in gravidanza
Tema molto importante è la comparsa di emorroidi durante la gravidanza. È una condizione abbastanza comune, per le donne, soffrire di emorroidi sia prima che dopo il parto. Sono causate dal peso del feto che preme sugli organi digestivi e dallo sforzo del parto. Incide, inoltre, lo stress emotivo di un periodo così delicato. Le emorroidi in gravidanza si risolvono, normalmente, dopo poche settimane dal parto. È comunque possibile contattare il proctologo per avere qualsiasi informazione e consigli utili sulla loro gestione.
In qualsiasi condizione si presenti la trombosi emorroidaria è opportuno consultare il proprio medico o lo specialista di fiducia e intervenire velocemente per consentire un sollievo immediato.
